giovedì, ottobre 09, 2008
CHIMICA VERDE, L’ALTERNATIVA SOSTENIBILE
Catia Bastioli amministratore delegato di Novamont
La sfida dei cambiamenti climatici e il bisogno di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili di energia ci impone di trovare nuovi modelli di sviluppo e nuove applicazioni ecosostenibili ed ecocompatibili. La seconda edizione di Energy Planet, che si svolgerà presso la Fiera di Vicenda dal 9 al 12 ottobre, presenterà i risultati conseguiti in 5 macro-aree: Energia, Energie rinnovabili, Domotica, Edilizia per il risparmio energetico e Building automation. Tra gli incontri aperti al pubblico, spicca il convegno promosso da Chimica Verde, venerdì 10 ottobre, alle ore 14, presso la sala Palladio, che intende presentare quanto già è stato realizzato in Italia nel campo agrienenergie, biolubrificanti, bioplastiche, ma anche dibattere le prossime scelte politiche e le linee guida necessarie per uno sviluppo di filiere locali coerenti con i principi di sostenibilità ambientale.
Novamont, azienda leader nel settore delle bioplastiche, parteciperà al convegno come esempio concreto del contributo fattivo che le bioplastiche forniscono allo sviluppo sostenibile e al consolidamento di una nuova politica industriale in grado di saldare le esigenze dell’economia con la sostenibilità, creando un sistema integrato tra chimica, agricoltura, industria ed ambiente per uno “sviluppo veramente sostenibile” e a basso impatto ambientale. Il Mater-Bi®, la bioplastica sviluppata da Novamont, biodegradabile e compostabile in conformità con le norme europee UNI EN 13432 e UNI EN 14995, è in grado di garantire prestazioni del tutto simili alle plastiche tradizionali, ma contiene risorse rinnovabili di origine agricola. Diminuisce le emissioni di gas ad effetto serra, riduce il consumo di energia e di risorse non rinnovabili, completa un circolo virtuoso: le materie prime di origine agricola tornano alla terra attraverso processi di biodegradazione o compostaggio senza il rilascio di sostanze inquinanti. Le bioplastiche possono contribuire quindi alla salvaguardia ambientale ridisegnando interi settori applicativi, incidendo sul modo di produrre le materie prime, sulla verticalizzazione di intere filiere agro-industriali “non food”, sul modo di usare i prodotti e di smaltirli, pensando all’innovazione, ma allargandola al territorio.
Questa è la sfida del modello di “Bioraffineria integrata nel territorio”, realizzato grazie alla tecnologia Novamont e alla fattiva collaborazione con Coldiretti, e che sarà illustrato durante il convegno da Alessandro Ferlito, Direttore Commerciale Novamont. Si concretizza così una filiera industriale a basso impatto ambientale che parte da mais e oli vegetali, rivitalizza l’innovazione agronomica, crea nuove opportunità per gli attori della filiera e minimizza l’uso di risorse energetiche di origine petrolifera. I prodotti derivanti dal mater-bi sono distribuiti dalla nostra cooperativa.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento